Sisma bonus 2020 – 2021: che cos’è? chi può beneficiarne?Quali sono le percentuali detraibili?
A chi spetta il sisma bonus?Di che cosa si tratta? Quali sono le percentuali da portare in detrazione? modalità di beneficio,tetto massimo di spesa detraibile,documenti da conservare,agevolazione demolizione e ricostruzione e cessione del credito.
Lo studio tecnico del geometra Camilletti Giosef di Castelfidardo nelle province di Ancona e Macerata,mette a disposizione le proprie competenze professionali per usufruire del Sisma bonus per l’anno 2020 fino a scadenza prevista al 31/12/2021
Argomenti trattati in questo post:
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- Sisma bonus per migliorare il tuo immobile dal punto di vista sismico;
- Che cos’è il sisma bonus?
- Chi può beneficiare ed usufruire al sisma bonus?
- Quali tipi di intervento possono beneficiare del sismabonus?
- Quali edifici ed immobili ne possono usufruire del sisma bonus?In quali zone?
- Quali sono le percentuali di detrazione fiscale?
- Quali sono le spese detraibili con il sisma bonus?
- Come bisogna pagare per usufruire e beneficiare della detrazione fiscale sisma bonus?
- Quali documenti devi conservare per eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate?
- Novità Ecobonus 110% per gli interventi antisismici dal 1 Luglio 2020
Sisma bonus per migliorare il tuo immobile dal punto di vista sismico
Abbiamo visto con i nostri occhi che l’Italia è una nazione con un forte rischio sismico. Per contrastare questo fenomeno distruttivo sui milioni di immobili a rischio,lo stato italiano ha emanato un importante investimento al fine del recupero e miglioramento sismico di tutto il patrimonio edilizio esistente.
Per l’anno corrente 2020 e fino al 31/12/2021, l’Agenzia delle Entrate offre un occasione d’oro per migliorare dal punto di vista sismico il tuo immobile, per mezzo del Sisma Bonus.
Che cos’è il sisma bonus?
Il Sisma Bonus consiste nella possibilità di migliorare l’efficienza sismica di un edificio e di poter recuperare il credito speso per migliorarlo sismicamente e di recuperare il denaro speso per una certa percentuale in base al grado di miglioramento dell’edificio,il tutto recuperando il credito in 5 o 10 anni in detrazioni IRPEF o IRES. L’ importo complessivo è stato stabilito su 96.000 euro per unità immobiliare per ciascun anno e fruibile in cinque rate annuali di pari importo. La spesa ti verrà stornata in 5 anni, compresiva l’anno in cui sono state sostenute.
Per le spese sostenute su parti comuni dei condomini con contestuale riqualificazione energetica (ecosismabonus), la soglia massima aumenta a 136.000 € moltiplicato per il numero di unità immobiliari che costituiscono il condominio. In questo caso, la spesa verrà restituita in 10 anni.
Più precisamente possiamo fare un esempio di consolidamento strutturale di casa, di spendere 60.000 € e di ridurre di una classe il rischio sismico. L’Agenzia delle Entrate ti restituirà il 70 % in detrazioni IRES della spesa sostenuta, oppure, in detrazioni IRPEF. Quindi, l’Agenzia delle Entrate non ti verserà sul conto 42.000 € (65% di 60.000 €) ma ti verrà restituita la somma decurtandola dalle tasse future, in più rate annuali. La quota annuale da sottrarre dalle tasse sarà pari a 42.000 €/5= 8.400 €.
Non è ammesso il rimborso di somme eccedenti l’imposta quindi avrete diritto a detrarre la quota spettante nei limiti dell’imposta dovuta per l’anno in questione. Ad esempio, se hai diritto a 2.500 € di detrazione ma paghi solo 1.000 € di IRPEF all’anno, 1.500 € saranno persi e non saranno rimborsati.
Chi può beneficiare ed usufruire il sisma bonus?
I soggetti che possono beneficiare ed usufruire del sisma bonus sono:
- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento (abitazione o superficie,usufrutto etc);
- locatari in affitto o comodatari;
- il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado ed affini entro il secondo grado);
- il coniuge separato con assegnazione dell’immobile intestato all’altro coniuge;
- imprenditori individuali per gli edifici adibiti ad attività produttive;
- soci di cooperative indivise e divise;
- soggetti indicati nell’articolo 5 del TUIR, che producono redditi in forma associata (in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari,società semplici);
- il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.
- il componente dell’unione civile (la legge n. 76/2016, per garantire la tutela dei diritti derivanti dalle unioni civili tra persone delle stesso sesso, equipara al vincolo giuridico derivante dal matrimonio quello prodotto dalle unioni civili);
Quali tipi di interventi possono beneficiare del sismabonus?
Il Sisma bonus non è fruibile per gli interventi di nuova costruzioni o gli ampliamenti, ma solo gli edifici ed immobili esistenti.
Le spese riguardanti una demolizione e ricostruzione di edifici possono essere agevolate qualora l’intervento ricada in ristrutturazione edilizia rispettando tutte le condizioni previste.
Quindi, per ottenere la detrazione fiscale è necessario che dal permesso autorizzazione ottenuta per l’esecuzione dei lavori risulti che l’opera consista in un intervento di conservazione del patrimonio edilizio esistente e non in un intervento di nuova costruzione (risoluzione n. 34/E del 27 aprile 2018).
Per ristrutturazione si intende un intervento edile “pesante” definito dal Testo Unico sull’Edilizia.
Un intervento di demolizione e ricostruzione può essere qualificato come ristrutturazione edilizia solo laddove non varia la superficie,il volume,l’altezza e la sagoma dell’edificio.
Quali edifici ed immobili ne possono usufruire del sisma bonus?In quali zone?
Dal 2017 gli interventi possono essere realizzati su tutti gli immobili di tipo abitativo (prima e seconda casa,) ed immobili utilizzati per le attività produttive (attività professionali e agricole,produttive di beni e servizi, commerciali o non commerciali), situati sia nelle zone sismiche a minor rischio (zona sismica 3) sia nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2), come da ordinanza n. 3274 del 20 marzo 2003 del Presidente del Consiglio dei ministri.
Quali sono le percentuali di detrazione fiscale?
La normativa prevede 8 classi di rischio sismico: A+, A, B, C, D, E, F, e G. Gli edifici in classe A+ sono quelli a minor rischio mentre le palazzine in classe G sono quelle con il massimo rischio.Investendo delle somme di denaro per migliorare sismicamente l’edificio potrai ottenere lo sgravio detrazione fiscale, e più precisamente:
- è prevista una percentuale di 50% nel caso di miglioramento dell’unità immobiliare senza apportare modifiche alle classi di rischio sismico.
- è prevista una percentuale di 70 % nel caso di riduzione di una classe di rischio all’interno del certificato sismico del tuo immobile;
- è prevista una percentuale di 80 % nel caso di riduzione di due classi di rischio il certificato sismico del tuo immobile;
- è prevista una percentuale di 75 % nel caso di lavori su porzioni condominiali con riduzione di una classe di rischio sismico e congiuntamente con riqualificazione energetica (Ecosismabonus).
- è prevista una percentuale di 85 % nel caso di lavori su porzioni condominiali comuni con riduzione di due classi di rischio e congiuntamente con riqualificazione energetica.

tabella riassuntiva percentuale detrazione sisma bonus

edifici condominiali: la detrazione per gli interventi combinati antisismici e di riqualificazione energetica ecosismabonus
Quali sono le spese detraibili con il sisma bonus?
Le spese detraibili per il sisma bonus sono ad esempio le seguenti:
- la mandopera edile e prestazioni di servizi;
- la parcella di ogni singolo professionista onorari per la progettazione,direzione lavori,collaudo,sicurezza cantieri e onorari per classificare e verificare sismicamente l’immobile.
- l’acquisto dei materiali solo se è posta in essere nell’ambito del contratto di appalto (ad esempio cemento,rena,piastrelle etc).
- i diritti di segreteria, bolli e vari oneri di urbanizzazione.
Come bisogna pagare per usufruire e beneficiare della detrazione fiscale sisma bonus?
Per non perdere il beneficio e sfruttare le detrazioni fiscali dovrai pagare tramite bonifico bancario o postale parlante,con indicato il codice fiscale del beneficiario della detrazione,il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato o il numero di partita Iva ed infine la causale del versamento.
Dal 1 gennaio 2020 è stato abolito lo sconto in fattura da parte dell’impresa del fornitore. Prima l’impresa poteva anticiparti le spese come se fosse un fornitore i materiali.
L’impresa edile prima di questa data avrebbero preso in cambio la cessione del credito. Questa situazione creava della concorrenza spietata tra le imprese edili più grandi che fungevano da banca e per questo motivo è stato eliminato lo sconto in fattura dalla legge di bilancio.
Quali documenti devi conservare per eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate?
In caso di controllo, dovrai esibire:
- copia della Scia segnalazione certificata di inizio attività o Permesso di costruire;
- copia della notifica preliminare per opere ricadenti nella sicurezza cantieri;
- copia dei bonifici delle spese e opere sostenute;
- copia delle fatture,ricevute fiscali e parcelle professionali di tutte le ditte e professionisti;
- copia delle ricevute dei diritti per le autorizzazioni edilizie nonchè degli oneri di urbanizzazione ove necessari;
- copia dell’asseverazione della classe di rischio dell’edificio precedente l’intervento e quella conseguibile a seguito dell’esecuzione dell’intervento progettato e realizzato.
Novità sismabonus ecobonus 110 per cento per interventi antisismici
Con l’introduzione del decreto rilancio a partire dal 1 Luglio 2020 sono inclusi all’ecobonus 110% per gli interventi antisismici sugli edifici, sempre che sia nello stesso momento stipulata una polizza assicurativa a copertura del rischio di eventi calamitosi. Per il sismabonus, sarà ammesso anche per la zona 3 oltre che per le zone sismiche 1 e 2. La normativa che era fino ad oggi in vigore prevedeva aliquote differenti a seconda del miglioramento delle prestazioni dell’intervento di una o due classi di rischio sismico,ora l’aliquota viene raggruppata al rialzo.
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(Le notizie ed i dati forniti nell’articolo derivano da personali studi ed interpretazioni dello scrivente e non equivalgono a consulenze tecniche applicabili in via generale ad ogni casistica inerente il tema, da valutarsi in maniera professionale e mirata)
Elenco delle città per avere informazioni sul sisma bonus e miglioramento antisismico e rendere le strutture resistenti ai terremoti
Ancona nei seguenti Comuni: Agugliano, Ancona, Arcevia, Barbara, Belvedere Ostrense, Camerano, Camerata Picena, Castel Colonna, Castelbellino, Castelfidardo, Castelleone di Suasa, Castelplanio, Cerreto d’Esi, Chiaravalle, Corinaldo, Cupramontana, Fabriano, Falconara Marittima, Filottrano, Genga, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Mergo, Monsano, Monte Roberto, Monte San Vito, Montecarotto, Montemarciano, Monterado, Morro d’Alba, Numana, Offagna, Osimo, Ostra, Ostra Vetere, Poggio San Marcello, Polverigi, Ripe, Rosora, San Marcello, San Paolo di Jesi, Santa Maria Nuova, Sassoferrato, Senigallia, Serra San Quirico, Serra de’ Conti, Sirolo,Staffolo.
Macerata nei seguenti Comuni: Acquacanina, Apiro, Appignano, Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Civitanova Marche, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Montecassiano, Montecavallo, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Monte S.Giusto, Monte S.Martino, Morrovalle, Muccia, Penna S.Giovanni, Petriolo, Pievebovigliana, PieveTorina, Pioraco, Poggio S.Vicino, Pollenza, Porto Recanati, PotenzaPicena, Recanati, Ripe S.Ginesio, S.Ginesio, S.Severino, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Visso.
Fermo nei seguenti Comuni: Altidona, Amandola, Campofilone, Falerone, Fermo, Francavilla d’Ete, Grottazzolina, Lapedona, Magliano di Tenna, Massa Fermana, Monsampietro Morico, Montappone, Monte Giberto, Monte Rinaldo, Monte San Pietrangeli, Monte Urano, Monte Vidon Combatte, Monte Vidon Corrado, Montefalcone Appennino, Montefortino, Montegiorgio, Montegranaro, Monteleone di Fermo, Montelparo, Monterubbiano, Montottone, Moresco, Ortezzano, Pedaso, Petritoli, Ponzano di Fermo, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Rapagnano, Sant’Elpidio a Mare, Santa Vittoria in Matenano, Servigliano, Smerillo, Torre San Patrizio.
Ascoli Piceno nei seguenti Comuni: Acquasanta Terme, Acquaviva Picena, Appignano del Tronto, Arquarta del Tronto, Ascoli Piceno, Carassai, Castel di Lama, Castignano, Castorano, Colli del Tronto, Comunanza, Cossignano, Cupramarittima, Folignano, Force, Grottammare, Maltignano, Massignano, Monsampolo del Tronto, Montalto Marche, Montedinove, Montefiore dell’Aso, Montegallo, Montemonaco, Monteprandone, Offida, Palmiano, Ripatransone, Roccafluvione, Rotella, San Benedetto del Tronto, Spinetoli,Venarotta