Piano Casa Regione Marche 2020
La Regione Marche ha emanato la prima norma di riferimento sul Piano Casa con la Legge regionale n.22 dell’8 ottobre 2009 (L.R. 22/2009 ed s.m.i.). Per un maggior coordinamento tra l’attività della Regione e quella degli enti locali, la delibera 1991/2009 ha chiarito l’applicazione del Piano Casa, favorendo una lettura integrata della Legge regionale con il testo unico dell’edilizia. Per gli edifici residenziali il Piano Casa Marche consente ampliamenti con maggiorazioni volumetrici fino al 20% e con demolizioni e ricostruzioni con maggiorazioni fino al 35%. La scadenza del Piano Casa per la Regione Marche è fissata al 31 Dicembre 2018.
I beneficiari di questa tipologia di misure sono i proprietari degli immobili, che avvalendosi di una norma temporanea possono migliorare la qualità della propria abitazione, immettendo nel sistema capitali immobilizzati in grado di sostenere l’occupazione e le attività del comparto edile.
Ai committenti privati cittadini e titolari di aziende viene offerta l’occasione di migliorare un fabbricato sia dal punto di vista architettonico sia energetico, ma anche di ampliarlo aumentandone la cubatura. Infatti diventa fattibile ricavare una o più stanze in più per rispondere all’indispensabile abitativo o produttivo, con un investimento più basso rispetto all’acquisto di una casa nuova o di un altro capannone.
Tali interventi possono essere effettuati presentando il progetto, la domanda permesso di costruire e tutti i vari allegati necessari al comune di competenza. In alcuni casi si può presentare anche una SCIA (Segnalazione Certificata di inizio attività).
L’applicazione della legge si articola in cinque livelli:
- Piano Casa: Ampliamento degli edifici residenziali, attuabile con un premio volumetrico fino al 20%;
- Piano Casa: Ampliamento degli edifici non residenziali, con ampliamento fino al 20%;
- Piano Casa: Demolizione e ricostruzione degli edifici residenziali, attuabile con ampliamento fino al 35%;
- Piano Casa: Demolizione e ricostruzione degli edifici non residenziali,per i quali valgono le stesse percentuali di ampliamento ammesse sul residenziale;
- Piano Casa: Interventi sulle opere pubbliche e sul patrimonio immobiliare della Regione, degli enti locali e degli ERAP, in cui sono possibili ampliamenti del 20%, demolizioni e ricostruzioni del 35% o del 50% a fronte di accordi tra gli enti locali.
Piano casa e adeguamento antisismico
La nuova legge riconosce un ulteriore ampliamento, fino al 15% della volumetria o della superficie utile lorda, nel caso in cui l’intervento da realizzare preveda anche un adeguamento sismico della struttura portante dell’intero edificio esistente.
Esclusioni
Il Piano Casa prevede ambiti di non applicabilità per gli interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione. Sono infatti esclusi:
- I centri storici classificati come zona A ai sensi del DM 1444/1968;
- Le aree di tutela integrale dei piani regolatori comunali adeguati al Piano paesistico ambientale regionale (PPAR). Per i Comuni privi di strumento urbanistico adeguato, si osservano le norme relative agli ambiti di tutela integrale definite dallo stesso PPAR;
- Le aree inondabili e quelle di versante in dissesto, individuate dal Piano di stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico dei bacini di rilievo regionale;
- Gli immobili ricadenti in zona A, B e C;
- I parchi regionali e nazionali e le riserve naturali, che possono essere integrali o generali orientate. Nel primo caso l’ambiente deve essere preservato nella sua integrità, nel secondo sono vietate le nuove realizzazioni, ma è possibile l’utilizzazione produttiva tradizionale a cura dell’Ente Parco.
- Le aree dichiarate inedificabili per legge, per sentenza, per provvedimento amministrativo,per contratto o per atto d’obbligo unilaterale;
- Gli edifici privati che sorgono su aree demaniali o vincolate ad uso pubblico;
- Gli immobili anche parzialmente abusivi per i quali non sia intervenuto il condono;
- Gli edifici censiti ai sensi della L.R. 13/1990 per il territorio agricolo, sottoposti a restauro e a risanamento conservativo. Rientrano in questa categoria edifici e manufatti isolati di particolare valore architettonico o storico-documentario, situati in aree extraurbane e urbane, quali edifici religiosi, chiese, conventi, abbazie, santuari, cimiteri, edifici difensivi, torri, rocche, castelli, cinte murarie, case rurali, ville e palazzi padronali, ville con parco,parchi e giardini, gli edifici produttivi come mulini, frantoi, fornaci, fabbriche, officine, cartiere, gualchiere, i manufatti infrastrutturali come canali, ponti e fontane rurali;
- Gli edifici commerciali se l’applicazione delle misure implica una deroga alla Legge Regionale 26/1999, Norme ed indirizzi per il settore del commercio, che fissa i limiti dimensionali delle strutture di vendita e la dotazione minima di parcheggi;
- Gli edifici e gli impianti delle strutture ricettive, come strutture alberghiere e all’aria aperta, che non sono soggetti al Piano Casa, ma alla Legge Regionale 9/2006 in materia di turismo. La norma consente ampliamenti fino al 20% solo per gli interventi finalizzati a superamento delle barriere architettoniche, rispetto delle norme di sicurezza ed igienicosanitarie, risparmio energetico e utilizzo delle fonti rinnovabili. Su questa tipologia di 16 immobili sono consentite anche ristrutturazioni attraverso demolizione e ricostruzione con un premio del 35%.
Ulteriori limiti sono stati fissati dai Comuni, che hanno avuto la possibilità di deliberare l’esclusione di determinate aree o tipologie di immobili dall’applicazione del Piano Casa. Prima di progettare un ampliamento volumetrico o di superficie, nonché un intervento di demolizione e ricostruzione, è quindi necessaria una verifica presso l’ufficio tecnico del Comune in cui ricade l’immobile da sottoporre ai lavori.
Hai intenzione di ampliare la tua casa e/o il tuo immobile? Vuoi eseguire delle opere per aumentare la volumentria del tuo fabbricato? Devi eseguire dei lavori di ampliamento sfruttando il Piano Casa della Regione Marche? Approfittane prima del termine di scadenza fissato per il 31 Dicembre 2020
(Le notizie ed i dati forniti nell’articolo derivano da personali studi ed interpretazioni dello scrivente e non equivalgono a consulenze tecniche applicabili in via generale ad ogni casistica inerente il tema, da valutarsi in maniera professionale e mirata)
Elenco delle città per avere informazioni sul Piano casa delle Regione Marche
Ancona nei seguenti Comuni: Agugliano, Ancona, Arcevia, Barbara, Belvedere Ostrense, Camerano, Camerata Picena, Castel Colonna, Castelbellino, Castelfidardo, Castelleone di Suasa, Castelplanio, Cerreto d’Esi, Chiaravalle, Corinaldo, Cupramontana, Fabriano, Falconara Marittima, Filottrano, Genga, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Mergo, Monsano, Monte Roberto, Monte San Vito, Montecarotto, Montemarciano, Monterado, Morro d’Alba, Numana, Offagna, Osimo, Ostra, Ostra Vetere, Poggio San Marcello, Polverigi, Ripe, Rosora, San Marcello, San Paolo di Jesi, Santa Maria Nuova, Sassoferrato, Senigallia, Serra San Quirico, Serra de’ Conti, Sirolo,Staffolo.
Macerata nei seguenti Comuni: Acquacanina, Apiro, Appignano, Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Civitanova Marche, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Montecassiano, Montecavallo, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Monte S.Giusto, Monte S.Martino, Morrovalle, Muccia, Penna S.Giovanni, Petriolo, Pievebovigliana, PieveTorina, Pioraco, Poggio S.Vicino, Pollenza, Porto Recanati, PotenzaPicena, Recanati, Ripe S.Ginesio, S.Ginesio, S.Severino, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Visso.
Fermo nei seguenti Comuni: Altidona, Amandola, Campofilone, Falerone, Fermo, Francavilla d’Ete, Grottazzolina, Lapedona, Magliano di Tenna, Massa Fermana, Monsampietro Morico, Montappone, Monte Giberto, Monte Rinaldo, Monte San Pietrangeli, Monte Urano, Monte Vidon Combatte, Monte Vidon Corrado, Montefalcone Appennino, Montefortino, Montegiorgio, Montegranaro, Monteleone di Fermo, Montelparo, Monterubbiano, Montottone, Moresco, Ortezzano, Pedaso, Petritoli, Ponzano di Fermo, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Rapagnano, Sant’Elpidio a Mare, Santa Vittoria in Matenano, Servigliano, Smerillo, Torre San Patrizio.
Ascoli Piceno nei seguenti Comuni: Acquasanta Terme, Acquaviva Picena, Appignano del Tronto, Arquarta del Tronto, Ascoli Piceno, Carassai, Castel di Lama, Castignano, Castorano, Colli del Tronto, Comunanza, Cossignano, Cupramarittima, Folignano, Force, Grottammare, Maltignano, Massignano, Monsampolo del Tronto, Montalto Marche, Montedinove, Montefiore dell’Aso, Montegallo, Montemonaco, Monteprandone, Offida, Palmiano, Ripatransone, Roccafluvione, Rotella, San Benedetto del Tronto, Spinetoli,Venarotta