Piano Casa Regione Marche 2020: Ampliamento degli edifici non residenziali
Dalla progettazione alla realizzazione
Lo Studio Tecnico del Geometra Camilletti Giosef di Castelfidardo (AN) si occupa a 360° dal progetto alla realizzazione del Piano Casa Regione Marche 2020: Ampliamento degli edifici non residenziali in prov. di Ancona e Macerata.
Aumenti previsti dalla legge: percentuale di ampliamento volumetrico per l’ampliamento degli edifici non residenziali
Il Piano Casa Regione Marche 2019/2020 consente l’ampliamento fino al 20% della superficie utile lorda sugli edifici situati nelle zone omogenee a destinazione industriale, artigianale, direzionale, commerciale e agricola. L’aumento di superficie deve essere funzionale alle esigenze produttive ed avvenire nel rispetto della normativa statale e regionale in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Un analogo ampliamento fino al 20% della volumetria è previsto per gli edifici situati in zona omogenea a destinazione diversa da quella industriale, artigianale,direzionale, commerciale e agricola, purchè conformi con la destinazione della zona in cui sono situati.
E’ riconosciuto un ulteriore ampliamento, fino al 15% della volumetria, nel caso in cui l’intervento da realizzare preveda anche un adeguamento sismico della struttura portante dell’intero edificio esistente.
Ampliamento in zona agricola
In zona agricola sono ammessi gli interventi di ampliamento sugli edifici costruiti prima del 1950, a condizione che non risultino di particolare valore storico e architettonico ai sensi della Legge Regionale 13/1990. I lavori non devono comunque alterare il tipo edilizio e le caratteristiche architettoniche.
Dopo l’approvazione di un apposito piano di recupero diventa quindi possibile accorpare all’edificio principale situato in zona agricola la volumetria degli accessori di pertinenza per una superficie massima di 100,00 mq anche mediante mutamento della loro destinazione d’uso.
Vincoli e condizioni di applicabilità per gli interventi edilizi
Gli incrementi volumetrici e gli incentivi economici sono alternativi e non cumulabili con quelli previsti da altre normative. Inoltre, se un edificio è stato ampliato non può usufruire della demolizione e ricostruzione con premio di cubatura. Gli interventi sono subordinati alla realizzazione o all’adeguamento di opere di urbanizzazione primaria.
Gli immobili ampliati devono rispettare la destinazione d’uso. Possono cambiarla solo nel rispetto degli strumenti e degli standard urbanistici previsti dal DM 1444/1968, che fissa il rapporto tra gli spazi destinati agli insediamenti residenziali e quelli riservati ad attività pubbliche, collettive, verde pubblico e parcheggi.
Nel caso in cui non si possa reperire la quantità minima di aree da destinare ai suddetti standard, i soggetti interessati si obbligano, mediante una convenzione o un atto d’obbligo unilaterale, a corrispondere al Comune una somma pari al valore di mercato di aree con caratteristiche simili a quelle che avrebbero dovuto cedere e comunque non inferiore ai relativi oneri di urbanizzazione.
Gli interventi possono essere realizzati in deroga ai regolamenti edilizi e alle previsioni dei piani urbanistici e territoriali comunali, provinciali e regionali per quanto riguarda le altezze, le volumetrie e il numero dei piani. Restano però fermi i limiti inderogabili di densità edilizia, altezza e distanza tra i fabbricati contenuti nel DM 1444/1968 compresi quelli stabiliti dagli strumenti urbanistici.
Quale domanda presentare?
I lavori possono essere realizzati o con Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) o Permesso di costruire.. Il contributo di costruzione, se dovuto, è commisurato al solo ampliamento ridotto del 20%.
Gli immobili oggetto di intervento possono essere sottoposti a controlli dalla Giunta Regionale, che elabora insieme ai Comuni un piano di ispezioni semestrali a campione. L’accertamento di irregolarità dà luogo a una sanzione pari al doppio dell’aumento del valore venale dell’immobile conseguente alla realizzazione delle maggiori superfici nonché l’annullamento delle riduzioni del contributo di costruzione.
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(Le notizie ed i dati forniti nell’articolo derivano da personali studi ed interpretazioni dello scrivente e non equivalgono a consulenze tecniche applicabili in via generale ad ogni casistica inerente il tema, da valutarsi in maniera professionale e mirata)
Elenco delle città per avere informazioni sull’ampliamento degli edifici non residenziali con il Piano Casa Regione Marche 2020
Ancona nei seguenti Comuni: Agugliano, Ancona, Arcevia, Barbara, Belvedere Ostrense, Camerano, Camerata Picena, Castel Colonna, Castelbellino, Castelfidardo, Castelleone di Suasa, Castelplanio, Cerreto d’Esi, Chiaravalle, Corinaldo, Cupramontana, Fabriano, Falconara Marittima, Filottrano, Genga, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Mergo, Monsano, Monte Roberto, Monte San Vito, Montecarotto, Montemarciano, Monterado, Morro d’Alba, Numana, Offagna, Osimo, Ostra, Ostra Vetere, Poggio San Marcello, Polverigi, Ripe, Rosora, San Marcello, San Paolo di Jesi, Santa Maria Nuova, Sassoferrato, Senigallia, Serra San Quirico, Serra de’ Conti, Sirolo,Staffolo.
Macerata nei seguenti Comuni: Acquacanina, Apiro, Appignano, Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Civitanova Marche, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Montecassiano, Montecavallo, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Monte S.Giusto, Monte S.Martino, Morrovalle, Muccia, Penna S.Giovanni, Petriolo, Pievebovigliana, PieveTorina, Pioraco, Poggio S.Vicino, Pollenza, Porto Recanati, PotenzaPicena, Recanati, Ripe S.Ginesio, S.Ginesio, S.Severino, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Visso.
Fermo nei seguenti Comuni: Altidona, Amandola, Campofilone, Falerone, Fermo, Francavilla d’Ete, Grottazzolina, Lapedona, Magliano di Tenna, Massa Fermana, Monsampietro Morico, Montappone, Monte Giberto, Monte Rinaldo, Monte San Pietrangeli, Monte Urano, Monte Vidon Combatte, Monte Vidon Corrado, Montefalcone Appennino, Montefortino, Montegiorgio, Montegranaro, Monteleone di Fermo, Montelparo, Monterubbiano, Montottone, Moresco, Ortezzano, Pedaso, Petritoli, Ponzano di Fermo, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Rapagnano, Sant’Elpidio a Mare, Santa Vittoria in Matenano, Servigliano, Smerillo, Torre San Patrizio.
Ascoli Piceno nei seguenti Comuni: Acquasanta Terme, Acquaviva Picena, Appignano del Tronto, Arquarta del Tronto, Ascoli Piceno, Carassai, Castel di Lama, Castignano, Castorano, Colli del Tronto, Comunanza, Cossignano, Cupramarittima, Folignano, Force, Grottammare, Maltignano, Massignano, Monsampolo del Tronto, Montalto Marche, Montedinove, Montefiore dell’Aso, Montegallo, Montemonaco, Monteprandone, Offida, Palmiano, Ripatransone, Roccafluvione, Rotella, San Benedetto del Tronto, Spinetoli,Venarotta