Chiudere il balcone:trasformare il balcone in veranda

Ecco come trasformare un balcone in una veranda per acquisire spazi confortevoli e migliorare la qualità della vita in casa

Lo Studio Tecnico del Geometra Camilletti Giosef,nelle province di Ancona e Macerata,mette a disposizione le proprie competenze professionali per trasformare il balcone del proprio appartamento in una veranda (chiudendo il balcone).

Le persone che vivono in un appartamento di un condominio solitamente devono combattere con spazi più stretti. Persone che hanno famiglia e vivono in appartamento spesso hanno l’esigenza di ampliare i propri ambienti per migliorare il comfort e la qualità della vita.

Nel caso di una famiglia composta da più persone, un ambiente utile da 80,00 metri quadri può rivelarsi piccolo considerato il bisogno crescente di disporre di zone da dedicare alla cucina, alle camere, alla realizzazione di un secondo bagno o di dover ricavare un ripostiglio.

Man mano che la famiglia si allarga (ad esempio nascita di un figlio), tali esigenze aumentano, proporzionalmente all’intensità della vita di ciascun componente del nucleo famigliare.

Così,chiudere il balcone e trasformare il balcone in veranda può essere utile per guadagnare un pò più di spazio.

Veranda sulla balconata: occorre il permesso di costruire,ecco la sentenza

La sesta sezione del Consiglio di Stato, nella sentenza n.5801/2018 (leggi sentenza) depositata il 9 ottobre 2019, ha ribadito che “le verande realizzate sulla balconata di un appartamento, in quanto determinano una variazione planovolumetrica ed architettonica dell’immobile nel quale vengono realizzate, sono senza dubbio soggette al preventivo rilascio di permesso di costruire. Si tratta, infatti, di strutture fissate in maniera stabile al pavimento che comportano la chiusura di una parte del balcone, con conseguente aumento di volumetria e modifica del prospetto”.

Chiudere il balcone e trasformare il balcone in veranda aumenta la volumetria dell’edificio

La veranda è una struttura chiusa per cui costituisce un aumento della volumetria dell’edificio oltre che una modifica della sua sagoma. Inoltre è una struttura fissa che dura nel tempo. Quindi, per chiudere il balcone e trasformare il balcone in veranda, bisogna verificare che l’immobile abbia ancora della volumetria residua e richiedere il Permesso di costruire e chiedere il Nulla Osta ai condomini.

Chiudere il balcone e trasformare il balcone in veranda sfruttando il Piano Casa della Regione Marche per il 2019/2020

Se intendi chiudere il balcone e trasformare il balcone in veranda e hai terminato la volumetria residua puoi pensare di sfruttare il Piano Casa della Regione Marche fino al 31/12/2020.

La legge regionale consente, in deroga a regolamenti comunali e strumenti urbanistici in vigore, ampliamenti volumetrici sugli edifici. Gli immobili possono essere ampliati fino al 20% della volumetria. È riconosciuto un ulteriore ampliamento, fino al 15% della volumetria, nel caso in cui l’intervento da realizzare preveda anche un adeguamento sismico della struttura portante dell’intero edificio esistente.

Chiudere il balcone e trasformare il balcone in veranda un occhio ai vincoli

Quando si decide di chiudere il balcone e trasformare un balcone in una veranda, vi possono essere dei vincoli che dipendono dal singolo Comune di residenza. E che è bene tenerne conto per evitare di incorrere in sanzioni o sequestri. Dunque, la prima cosa da fare è consultare il Regolamento Edilizio Comunale. Il secondo passo consiste nel chiedere autorizzazione al tuo Condominio.

Chiudere il balcone e trasformare il balcone in veranda: ok al bonus ristrutturazioni e al bonus mobili

L’Agenzia delle Entrate, nei suoi vademecum, spiega che gli interventi sulle verande accedono alla detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni:

  • se vengono introdotte “innovazioni” rispetto alla situazione precedente;
  • in caso di nuova costruzione con demolizione del muro che dà sul balcone creando aumento di superficie lorda di pavimento;
  • in caso di trasformazione di balcone in veranda.

Tali interventi vengono inseriti dall’Agenzia come “ristrutturazione edilizia”, categoria che comprende tutte le opere che “mirano a trasformare un edificio” rendendolo “del tutto o in parte diverso dal precedente”.

Il bonus mobili si innesca per tutti gli interventi qualificabili come manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia che beneficiano del bonus ristrutturazione.

Chiudere il balcone e trasformare il balcone in veranda rientra tra gli interventi di ristrutturazione edilizia, quindi tale intervento permette di accedere anche al bonus mobili.

Per lo stesso principio, si può richiedere il bonus mobili anche quando si realizza una mansarda o un balcone, si costruisce un nuovo bagno in ampliamento, o si aprono nuove porte e finestre.

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Vuoi chiudere il balcone del proprio appartamento e trasformarlo in veranda abitabile?

(Le notizie ed i dati forniti nell’articolo derivano da personali studi ed interpretazioni dello scrivente e non equivalgono a consulenze tecniche applicabili in via generale ad ogni casistica inerente il tema, da valutarsi in maniera professionale e mirata)

Elenco delle città per avere informazioni su come chiudere il balcone e trasformare il balcone in veranda

Ancona nei seguenti Comuni: Agugliano, Ancona, Arcevia, Barbara, Belvedere Ostrense, Camerano, Camerata Picena, Castel Colonna, Castelbellino, Castelfidardo, Castelleone di Suasa, Castelplanio, Cerreto d’Esi, Chiaravalle, Corinaldo, Cupramontana, Fabriano, Falconara Marittima, Filottrano, Genga, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Mergo, Monsano, Monte Roberto, Monte San Vito, Montecarotto, Montemarciano, Monterado, Morro d’Alba, Numana, Offagna, Osimo, Ostra, Ostra Vetere, Poggio San Marcello, Polverigi, Ripe, Rosora, San Marcello, San Paolo di Jesi, Santa Maria Nuova, Sassoferrato, Senigallia, Serra San Quirico, Serra de’ Conti, Sirolo,Staffolo.

Macerata nei seguenti Comuni: Acquacanina, Apiro, Appignano, Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Civitanova Marche, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Montecassiano, Montecavallo, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Monte S.Giusto, Monte S.Martino, Morrovalle, Muccia, Penna S.Giovanni, Petriolo, Pievebovigliana, PieveTorina, Pioraco, Poggio S.Vicino, Pollenza, Porto Recanati, PotenzaPicena, Recanati, Ripe S.Ginesio, S.Ginesio, S.Severino, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Visso.

Fermo nei seguenti Comuni: Altidona, Amandola, Campofilone, Falerone, Fermo, Francavilla d’Ete, Grottazzolina, Lapedona, Magliano di Tenna, Massa Fermana, Monsampietro Morico, Montappone, Monte Giberto, Monte Rinaldo, Monte San Pietrangeli, Monte Urano, Monte Vidon Combatte, Monte Vidon Corrado, Montefalcone Appennino, Montefortino, Montegiorgio, Montegranaro, Monteleone di Fermo, Montelparo, Monterubbiano, Montottone, Moresco, Ortezzano, Pedaso, Petritoli, Ponzano di Fermo, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Rapagnano, Sant’Elpidio a Mare, Santa Vittoria in Matenano, Servigliano, Smerillo, Torre San Patrizio.

Ascoli Piceno nei seguenti Comuni: Acquasanta Terme, Acquaviva Picena, Appignano del Tronto, Arquarta del Tronto, Ascoli Piceno, Carassai, Castel di Lama, Castignano, Castorano, Colli del Tronto, Comunanza, Cossignano, Cupramarittima, Folignano, Force, Grottammare, Maltignano, Massignano, Monsampolo del Tronto, Montalto Marche, Montedinove, Montefiore dell’Aso, Montegallo, Montemonaco, Monteprandone, Offida, Palmiano, Ripatransone, Roccafluvione, Rotella, San Benedetto del Tronto, Spinetoli,Venarotta