Isolamento a cappotto termico:esterno,interno,o nell’intercapedine?Costo al mq,scelta del materiale e pratica autorizzazione edilizia.

Isolamento a cappotto termico: meglio all’esterno,all’interno o nell’intercapedine?Occorre presentare una pratica edilizia al Comune?Quanto costa la posa e i pannelli isolanti al metro quadro? Quale materiale scegliere: fibra di legno o di sughero,lana di roccia,polistirene EPS, XPS, poliuretani. Sono previste delle detrazioni fiscali dall’Agenzia delle Entrate, e per quali aliquote (50%, 65%, 90%)? Quali massimali di spesa sono previsti come ecobonus per il risparmio energetico?

Lo studio tecnico del geometra Camilletti Giosef di Castelfidardo nelle province di Ancona e Macerata,mette a disposizione le proprie competenze professionali per la presentazione dell’autorizzazione permesso al comune competente, necessaria per la posa del cappotto termico esterno o interno.

Se stai leggendo questo articolo è perché in qualche modo hai intenzione di coibentare la tua casa col cappotto termico (isolamento a cappotto). La maggior parte degli edifici,appartamenti,case e altri immobili abitativi e commerciali sono energeticamente scadenti. Un’alta percentuale degli appartamenti in passato sono stati realizzati senza prestare attenzione agli aspetti energetici.

Ora, è il momento giusto per intervenire. Specialmente, considerando le detrazioni fiscali sul bonus facciate pari al 90%, ed eventualmente altre aliquote precedenti (50%, 65%, 70%), sfruttabili per realizzare un isolamento a cappotto termico per isolare la casa.

Spesso mi vengono posti molti requisiti a riguardo: E’ meglio isolare sull’esterno della casa oppure all’interno? Che costi dovrei sostenere per l’installazione e per l’acquisto del materiale?Quale materiale impiegare come isolante? Meglio il polistirene XPS oppure dei poliuretani o l’impiego di lana di roccia,fibra di legno o di sughero?Quali sono i massimali di spesa per l’ecobonus risparmio energetico? Quanto mi costa il professionista per la pratica edilizia e la direzione lavori?

Perchè scegliere un isolamento a cappotto termico?

L’isolamento a cappotto termico non è altro che l’installazione posa in opera di pannelli  o materiali isolanti sulle parti esterne o interne dell’edificio. Tale intervento diminuisce le dispersioni termiche e i ponti termici.

Questo tipo di intervento permetterà al calore prodotto dai radiatori di non disperdersi durante l’inverno e d’estate godrai di una temperatura minore rispetto a quella esterna.
Sono interventi sempre più frequenti in edilizia dal momento che al giorno d’oggi esistono particolari attenzioni all’ambiente: grazie ai pannelli isolanti, infatti, si ha una riduzione notevole delle risorse energetiche necessarie per riscaldare o rinfrescare l’abitazione.

Che cosa sono i ponti termici?

I ponti termici sono dei punti in cui avviene un cambio di materiale o di geometria degli elementi,trasformandosi in una sorta di corsia preferenziale per il passaggio del freddo.

Dove si sviluppano i ponti termici?

Un ponte termico potrebbe svilupparsi ad esempio tra l’intersezione del pavimento e il muro, oppure tra il muro e il pilastro o tra lo spigolo della parete. In questi punti, bisogna prestare la massima attenzione nella posa dell’isolante in modo da garantire la non formazione di condensa e di muffa.

Come deve essere posato e fissato l’isolamento a cappotto termico esterno?

I pannelli di isolamento a cappotto termico si incollano sulla parete esterne già esistente, il tipo di consistenza e spessore saranno decisi dal tecnico incaricato in base agli obiettivi di prestazione energetica che si vorrà raggiungere e in base alla posizione dell’isolante nella stratigrafia della muratura. L’isolamento a cappotto termico posato all’esterno viene fissato dei tasselli (detti anche tappi a fungo).

In primis verificare l’esecuzione in presenza di raccordi e discontinuità,attenersi strettamente alle indicazioni del produttore.

I pannelli isolanti una volta posati e fissati a muro vengono rifiniti con un doppio strato di intonaco termico rasante, al cui interno viene posta la rete in fibra di vetro altamente resistente agli strappi e agli alcali.  Al termine di queste lavorazioni si pittura esternamente con materiale e tipo desiderato.

I consigli per la corretta posa in opera è:

  • Posare solo lastre intere e giunti sfalsati perfettamente accostati. La posa in opera deve essere conforme alla norma ETAG 004
  • Negli spigoli dell’edificio devono essere posate alternativamente mezze lastre e lastre intere;
  • Gli spigoli delle lastre non devono coincidere con gli spigoli delle aperture (porte-finestre);
  • Incollaggio secondo il sistema,senza intercapedine d’aria tra l’isolante e la parete, (superficie di incollaggio generalmente maggiore del 40%)
  • I tasselli per il fissaggio meccanico devono essere omologati secondo la norma ETAG 014, fissaggio meccanico con tasselli termici in numero adeguato al sistema ;
  • Sigillatura dei giunti e raccordi;
  • Eventuali fessure riempite con lo stesso materiale

Qui di seguito allego un’immagine di una stratigrafia tipo di isolamento a cappotto esterno:

isolamento cappotto termico esterno

Per il cappotto esterno vi consigliamo come isolante il polistirene espanso XPS o il poliuretano, oppure i pannelli in legno.

Come deve essere posato e fissato l’isolamento a cappotto termico interno?

L’applicazione del cappotto termico interno è facile e veloce in 5 passaggi:

  • preparazione e pulizia dell’intonaco;
  • fissaggio dei montanti verticali in legno o alluminio;
  • posa dei pannelli isolanti;
  • disposizione di uno strato impermeabile;
  • stesura del doppio strato di pannelli in cartongesso e finitura.

Il montaggio non richiede tempi particolarmente lunghi e, proprio per questo motivo, i costi si riducono. Tuttavia, pur essendo un intervento semplice, è sempre meglio evitare fare da soli. Una scorretta applicazione dei pannelli può infatti creare muffe e umidità all’interno della casa.

isolamento a cappotto termico interno

Come deve essere posato e fissato l’isolamento a cappotto termico nell’intercapedine?

L’isolamento a cappotto termico inserito all’interno della muratura (intercapedine) è un metodo rappresenta una via di mezzo tra i sistemi isolanti interno ed esterno e trae i vantaggi dell’uno e dell’altro.

La massa della parete è riscaldata per la sua metà,mantiene il calore quando il sistema di riscaldamento è spento ma l’abitazione arriva ad una temperatura confortevole in un periodo breve. Posare l’isolamento nell’intercapedine vuota è una buona strategia per migliorare la trasmittanza di una parete, riempirla con materiale isolante aumenta le prestazioni termiche.

isolamento a cappotto termico nell'intecapedine

Quali materiali impiegare come isolamento termico?

L’ isolamento a cappotto termico esterno più utilizzato è sicuramente il poliuretano (Stiferite),il polistirene EPS polistirolo,il polistirene espanso XPS, una delle aziende leader del settore è di certo la Styrodur. Un altro materiale largamente impiegato è la lana di roccia. L’azienda Rockwoll non ha di certo bisogno di presentazione,per la produzione e commercializzazione di isolanti termici a base di lana di roccia. Infine un altro materiale da tenere in considerazione è la fibra di legno o fibra di sughero. In questo campo la ditta Celenit è sicuramente una delle ditte più conosciute.

Che spessore deve essere impiegato come isolante termico?Chi decide lo spessore da utilizzare?

Per la scelta dello spessore da impiegare come isolante termico deve essere progettato attraverso la relazione energetica (ex-legge 10) a firma di un tecnico abilitato. Quindi è il tecnico incaricato che tramite questa relazione attesta che la stratigrafia del muro,compresa di isolante, non sarà oggetto di fenomeni di condensa e raggiungerà i requisiti di legge in termini di trasmittanza (capacità di disperdere / trattenere calore) limite. Codesta trasmittanza limite varierà in base alla zona. Pensiamo alle pareti di Bolzano che dovranno avere performance migliori rispetto a quelle di Ancona.

Per garantire queste performance,generalmente e attualmente,gli spessori degli isolanti variano dagli 8 ai 12 centimetri in base alla zona d’intervento. Magari sarà possibile guadagnare un pò di spessore ma sarà necessaria la previsione e posa di materiali isolanti più performanti con un costo e prezzo più elevato.

In questo articolo abbiamo cercato di elencare i vari tipi di isolanti termici in commercio,strizzando l’occhio alle caratteristiche e prezzi.

Dove posizionare l’isolante termico?Vantaggi e svantaggi di un cappotto esterno,interno o nell’intercapedine.

Sugli edifici esistenti non sempre è possibile la posa in opera di un cappotto esterno. Pensiamo agli immobili vincolati dalla Soprintendenza per particolari caratteristiche storiche e di pregio, oppure all’isolamento del singolo appartamento di un condominio. Oltre a questi casi estremi che rappresentano dei vantaggi per l’isolamento interno, il cappotto interno offre una maggiore protezione dell’isolante dagli agenti atmosferici;

Vantaggi e svantaggi di posizionare l’isolamento a cappotto termico all’esterno 

Posizionando lo strato isolante sull’esterno , il sistema consentirà di mantenere le pareti più fredde d’estate e più calde d’inverno,incrementando il conforto abitativo evitando la condensa nel muro e la formazione di muffe. Posizionare l’isolamento sull’esterno si hanno i seguenti vantaggi:

  • maggiore efficienza invernale ed estiva;
  • riduzione sostanziale della trasmittanza delle pareti;
  • una maggiore inerzia termica: l’ambiente si riscalda e raffredda moderatamente;
  • una correzione dei ponti termici maggiore rappresentati da solai,cordoli,pilastri e tracce per impianti;
  • minori rischi di condensa interstiziale;
  • una semplicità della posa in opera.

Gli svantaggi sono i rischi correlati ad una cattiva posa.

Vantaggi e svantaggi di posizionare l’isolamento a cappotto termico all’interno 

I pannelli utilizzati in questo tipo di intervento sono di dimensioni ridotte rispetto a quelli che si utilizzano per il cappotto esterno e, per questo motivo, occupano meno spazio. Resta comunque un metodo di isolamento molto efficace. Questo tipo di intervento è consigliato se possiedi un appartamento all’interno di un condominio, dove i regolamenti possono a volte impedire l’intervento sulle pareti esterne, e in città, in cui è difficile effettuare lavori che necessitano di ponteggi o dove esistono vincoli architettonici.

Questo fa del cappotto interno il sistema di isolamento ideale per le case singole private dove sono presenti dei radiatori non attivi per tutta la giornata ed è importante riscaldare gli ambienti velocemente.

L’aspetto negativo è costituito dalla perdita di volume all’interno della casa (si parla di pochi centimetri) e difficilmente crea dei problemi. L’applicazione può risultare difficoltosa dietro a grandi mobili, la cucina o i radiatori oppure perchè coprirà le soglie interne delle finestre.

Un cappotto interno necessita di un materiale altamente traspirabile per evitare problemi legati all’umidità. Tuttavia, ogni materiale ha prezzi e caratteristiche diverse. Per questo motivo,contattarci come studio tecnico è fondamentale per valutare il tuo caso e scegliere la tipologia ideale per la tua casa

Nell’isolamento a cappotto interno: durante l’inverno, l’umidità interna alla casa, a causa della differenza di temperatura con l’esterno più freddo, tenderà ad attraversare l’isolante. Non appena il vapore acqueo raggiungerà il muro freddo creerà la condensa.

Per ovviare a questo tipo di problema altri miei colleghi geometri installano una barriera di vapore (strato completamente impermeabile). Però dovremmo pensare a quando il flusso si inverte d’estate.

A questo punto il vapore acqueo, dopo aver attraversato la muratura incontrerà la barriera di vapore e li avverrà la condensa. In molti utilizzano lo strato impermeabile ma a nostro parere risulta rischioso. Noi come studio tecnico specializzato opteremo per isolanti traspiranti (fibra di legno, il silicato di calcio o il sughero) evitando l’utilizzo della  barriera di vapore. In questi casi non dovrete coprire la parete con arredi e lascia il muro libero di respirare.

I materiali di origine naturale sono generalmente più adatti a questi interventi perché hanno caratteristiche isolanti maggiori rispetto a quelli artificiali. Questi ultimi sono più economici ma molto efficienti. Ad ogni modo, è preferibile sceglierli in aree climatiche più miti o zone non molto umide.

Vantaggi e svantaggi di posizionare l’isolamento a cappotto termico nell’intercapedine

L’isolamento a cappotto termico nell’intercapedine può essere inserito per insufflaggio nella muratura non isolata di una struttura preesistente. Praticando un foro in uno dei due strati di laterizio si possono inserire fiocchi di isolante, in grado di abbassare sensibilmente la trasmittanza termica della parete.

  • L’isolante viene protetto dalla condensa interna ed esterna dalla stessa parete,il chè ne garantisce le prestazioni e lo mantiene a lungo in buone condizioni.
  • Se posto per insufflaggio in una parete con intercapedine preesistente permette di migliorare la trasmittanza mantenendo inalterato lo spessore del pacchetto murario.

Detrazioni fiscali per l’isolamento a cappotto termico esterno della casa – bonus facciate

L’isolamento a cappotto delle pareti esterne di casa e del condominio rientrano nella ristrutturazione delle facciate esterne. Nell’anno 2020 con l’introduzione del bonus facciate sono previste delle ottime detrazioni fiscali pari al 90% sulle strutture opache della facciata influenti dal punto di vista termico o che interessino oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio (risparmio energetico ecobonus).

Per usufruire del bonus e della detrazione fiscale devono soddisfare specifici requisiti :

  • i “requisiti minimi” previsti dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico del 26 giugno 2015
  • i valori limite di trasmittanza termica stabiliti dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008 (tabella 2 dell’allegato B), aggiornato dal decreto ministeriale del 26 gennaio 2010
  • immobili individuati nelle zone A e zone B del Piano Regolatore Generale P.R.G. del comune di competenza

Per godere del bonus è comunque necessario che i valori delle trasmittanze termiche delle strutture opache verticali da rispettare siano quelli inferiori tra i valori indicati nell’Allegato B alla Tabella 2 del citato decreto 11 marzo 2008 e quelli riportati nell’appendice B all’allegato 1 del decreto 26 giugno 2015.

ATTENZIONE
Il calcolo della percentuale, prevista nella misura del 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, va effettuato tenendo conto del totale della superficie complessiva disperdente. In sostanza, l’intervento deve interessare l’intonaco per oltre il 10% della superficie lorda complessiva disperdente (pareti verticali, pavimenti, tetti, infissi) confinante con l’esterno, vani freddi o terreno. Nel caso in cui parti della facciata siano rivestite in piastrelle o altri materiali, che non rendono possibile interventi influenti dal punto di vista termico – se non mutando completamente l’aspetto dell’edificio – la verifica sul superamento del limite del 10% va fatta eseguendo il rapporto tra la restante superficie della facciata interessata dall’intervento e la superficie totale lorda complessiva della superficie disperdente.

Per gli interventi di efficienza energetica sulla facciate, ai fini delle verifiche e dei controlli, si applicano le stesse procedure e gli stessi adempimenti previsti in materia di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici (il cosiddetto ecobonus).

Quali sono le detrazioni fiscali per altri interventi ai fini del risparmio energetico?

Fino al 2021, l’Agenzia delle entrate ha prorogato gli incentivi per la coibentazione dell’involucro ai fini del risparmio energetico ecobonus. In particolare, per gli immobili privati (villette, case indipendenti) l’aliquota è stata fissata al 65%. Mentre, quando la detrazione si richiede a livello condominiale, la percentuale di sgravio è del 70%.

Ma in cosa consistono queste detrazioni fiscali?

Un esempio è di eseguire un intervento di risparmio energetico ecobonus sulla tua casa o villa in Ancona e di spendere 40.000 €. L’Agenzia delle Entrate ti restituirà il 65 % in detrazioni Irpef. Quindi, l’agenzia, non ti verserà sul conto l’importo di 26.000 € (65% di 40.000 €) ma ti restituirà la somma scalandola dalle tasse future, suddivisa in 10 rate annuali.

Importante!!! Il tetto massimo di spesa è di 40.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.

A fine lavori, dovrai conservare la seguente documentazione:

  • asseverazione redatta da un tecnico abilitato , che deve attestare il rispetto dei requisiti tecnici di cui sopra:
  • copia della relazione tecnica, di cui all’art. 8 comma 1 del D.lgs. 192/05 e s.m.i. o provvedimento regionale equivalente;
  • Attestato di Prestazione Energetica APE di ogni singola unità immobiliare per cui si richiedono le detrazioni;
  • originale della documentazione inviata all’ENEA debitamente firmata;
  • schede tecniche dei materiali e dei componenti;

Quale autorizzazione permesso è necessario per realizzare il cappotto termico?

In molti casi per la posa del cappotto, è necessaria la pratica  CILA Comunicazione inizio lavori asseverata. Il tecnico dovrà asseverare che il progetto è conforme alle norme contenute nel regolamento edilizio comunale e a quelle nazionali.

N.B. Per la realizzazione del cappotto termico esterno qualora la tua casa o altro immobile fosse localizzata in una zona sottoposta a vincolo devi richiedere il nullaosta alla Soprintendenza per i beni culturali.

Quanto costa al mq realizzare il cappotto termico?

Il costo per realizzare il cappotto termico va in base al materiale impiegato e altre caratteristiche intrinseche ed estrinseche. Infatti per realizzare un cappotto esterno dovrai installare dei ponteggi e quindi conteggiare anche quel costo in più.

Generalmente i costi e prezzi variano cosi:

  • dalle 8€ alle 12€ al metro quadrato per il Polistirene Espanso Sinterizzato (EPS) realizzato all’esterno;
  • dalle 18€ alle 27 € al metro quadrato  per il Polistirene Espanso Estruso (XPS) realizzato all’esterno e all’interno;
  • dalle 10€ alle 20 € al metro quadrato il Poliuretano Espanso Rigido (PUR) realizzato all’esterno e all’interno;
  • dalle 10€ alle 20 € al metro quadrato per la Lana di roccia realizzato all’esterno e intercapedine;
  • dalle 12 € alle 15 € al metro quadrato per la fibra di legno realizzato all’esterno e interno;
  • dalle 30 € alle 35 € al metro quadrato per il calcio-silicato realizzato all’interno;
  • dalle 18 € alle 45 € al metro quadrato per la sughero realizzato all’esterno e interno;
  • dalle 150 € alle 450 € al metro quadrato per l’Aerogel realizzato all’interno;

Da conteggiare inoltre il costo della manodopera che varia dai 25€ ai 30€ al metro quadro. Infine dovrai anche aggiungere il costo della parcella professionale tecnica. Vista l’importanza e il costo dell’intervento, vi consigliamo di affidarvi al nostro studio tecnico verificando anche la corretta posa in opera durante i lavori e il coordinamento degli stessi dal punto di vista della sicurezza sul cantiere.

Devi installare l’isolamento a cappotto termico presso la tua casa o altro immobile? Contattaci subito per richiedere un preventivo gratuitamente e in tempi brevissimi

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(Le notizie ed i dati forniti nell’articolo derivano da personali studi ed interpretazioni dello scrivente e non equivalgono a consulenze tecniche applicabili in via generale ad ogni casistica inerente il tema, da valutarsi in maniera professionale e mirata)

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Macerata nei seguenti Comuni: Acquacanina, Apiro, Appignano, Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Civitanova Marche, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Montecassiano, Montecavallo, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Monte S.Giusto, Monte S.Martino, Morrovalle, Muccia, Penna S.Giovanni, Petriolo, Pievebovigliana, PieveTorina, Pioraco, Poggio S.Vicino, Pollenza, Porto Recanati, PotenzaPicena, Recanati, Ripe S.Ginesio, S.Ginesio, S.Severino, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Visso.

Fermo nei seguenti Comuni: Altidona, Amandola, Campofilone, Falerone, Fermo, Francavilla d’Ete, Grottazzolina, Lapedona, Magliano di Tenna, Massa Fermana, Monsampietro Morico, Montappone, Monte Giberto, Monte Rinaldo, Monte San Pietrangeli, Monte Urano, Monte Vidon Combatte, Monte Vidon Corrado, Montefalcone Appennino, Montefortino, Montegiorgio, Montegranaro, Monteleone di Fermo, Montelparo, Monterubbiano, Montottone, Moresco, Ortezzano, Pedaso, Petritoli, Ponzano di Fermo, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, Rapagnano, Sant’Elpidio a Mare, Santa Vittoria in Matenano, Servigliano, Smerillo, Torre San Patrizio.

Ascoli Piceno nei seguenti Comuni: Acquasanta Terme, Acquaviva Picena, Appignano del Tronto, Arquarta del Tronto, Ascoli Piceno, Carassai, Castel di Lama, Castignano, Castorano, Colli del Tronto, Comunanza, Cossignano, Cupramarittima, Folignano, Force, Grottammare, Maltignano, Massignano, Monsampolo del Tronto, Montalto Marche, Montedinove, Montefiore dell’Aso, Montegallo, Montemonaco, Monteprandone, Offida, Palmiano, Ripatransone, Roccafluvione, Rotella, San Benedetto del Tronto, Spinetoli,Venarotta